Ho sete, significa che sono vivo..
che importa se l'ultimo o il primo,
il cuore vuol battere ancora, ancora..
Oh, sabbia rossa e deserto
la sento negli occhi, in fondo ai miei occhi,
salire dal mare, passando dal cuore..

lunedì 7 maggio 2007

Divenire?...

Grandi agglomerati di acqua condensata, nuvole spugnose..
quasi zucchero filato.. ma meno dolce.
Fa male il cielo bianco. Sai che pioverà.
E giù rotoleranno tutte le paure che non hai saputo vivere,
tutte che tue parole che non hai saputo ascoltare
e che ora ti rimbombano nella testa fumante..
Sei un fiammifero appena consumato dal vento,
con il bastoncino corroso dal fuoco e quell’odore di “finito”,
che brucia le narici.. Esci e girovaghi tra le strade deserte,
colme solo delle urla assordanti del tuo io ferito e ti fai strada,
saltellando giocosamente tra le pozzanghere di insoddisfazione..
sai fare solo quello..
Poi ti fermi e guardi verso l’alto, cercando lassù,
con gli occhi, di vedere negli occhi, la causa del tuo dolore.
Non scorgi altro che vuoto e, mentre i capelli ti si appiccicano sul viso,
cadi a terra, con le ginocchia che, scricchiolando sotto il tuo peso,
ti ricordano che sei avvolta in un corpo.
Giornata d’inverno amica mia. Giornata d’inverno..che sembra infinita..

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cia Dada, oggi 26 dicembre 2012 l'ho trascorso praticamente a leggerti... sono balzato nel tuo passato ripercorrendo il vento delle tue emozioni, delle tue riflessioni, è la senzazione di un vento forte che accende il fuoco della vita, anche nel tuo dolore si legge passione, amore, sprigiona vita... leggerti è stato come quando una radio si sintonizza sulla lunghezza d'onda giusta... oggi ho aggiunto ho aggiunto un prezioso tassello dentro di me, ciao e mi chiedo come stai e cosa fai nel futuro, cioe' adesso... giovanni trani